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Riciclo degli imballaggi, Italia da record: nuova vita per il 73% dei materiali

By admin In Green oriented

02

Ago
2021

Dalla relazione di Conai emerge come il nostro Paese abbia centrato quasi tutti gli obiettivi fissati dall’Europa per il 2025. Resta leggermente indietro soltanto il recupero della plastica

Tasso di riciclo degli imballaggi da record per l’Italia. Nonostante la pandemia, nel 2020 è stato avviato al riciclaggio il 73% dei pack immessi sul mercato, con 3,3 punti percentuali in più rispetto al 2019. Ad annunciarlo è Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, che ha presentato la sua nuova relazione generale. Un risultato oltre le previsioni per il settore dell’economia circolare: sono state infatti oltre 9 milioni e mezzo le tonnellate di imballaggi riciclate sul totale delle 13 milioni immesse al consumo. Immesso che nel 2020 è calato di oltre il 4% rispetto al 2019 a causa della mancanza dei pack destinati ai settori commerciali e industriali. Ma grazie alla crescita della raccolta differenziata urbana, che ha fatto da traino e non è stata messa in crisi dalle difficoltà seguite al lockdown e alle restrizioni, le quantità riciclate non sono diminuite.

Nel dettaglio, hanno trovato una seconda vita 371 mila tonnellate di acciaio, 47 mila e 400 di alluminio, 4 milioni e 48 mila di carta, un milione e 873 mila di legno, un milione e 76 mila di plastica, 2 milioni e 143 mila di vetro. Sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico, il totale di imballaggi sottratti alla discarica cresce e si avvicina all’84% (83,7%). Un totale di quasi 11 milioni di tonnellate. “Il tasso di riciclo più alto che il nostro Paese abbia conosciuto. Le nostre prime stime, a inizio anno, parlavano di un 71%: alcuni di noi lo vedevano come un eccesso di ottimismo per un anno difficile come il 2020. Invece le previsioni si sono rivelate addirittura troppo prudenti”, spiega il presidente di Conai, Luca Ruini.

L’Italia ha così già raggiunto gli obiettivi di riciclo complessivi che l’Europa impone ai suoi Stati membri entro il 2025. Tra cinque anni, infatti, ogni Paese dovrà riciclare almeno il 65% degli imballaggi: con cinque anni di anticipo, quell’obiettivo è già superato di 8 punti percentuali. Anche tutti i singoli materiali di imballaggio hanno raggiunto le percentuali di riciclo richieste entro il 2025. Resta indietro solo la plastica, ma di meno di due punti percentuali: nel 2020 in Italia ne è stata riciclata il 48,7%, ma “raggiungere il 50% richiesto dall’Unione in cinque anni non rappresenta un problema – conclude Ruini -. Oggi siamo secondi solo alla Germania in termini di quantitativi di imballaggi riciclati”.

Piccoli gli scostamenti percentuali fra macro-aree geografiche. La crescita è guidata dal Nord del Paese, che mette a segno un +6% di imballaggi affidati al sistema consortile in modo differenziato rispetto al 2019. In totale, oltre 2 milioni e 840mila tonnellate. Quasi uguale l’aumento dei conferimenti da parte delle Regioni del Sud: +5% rispetto al 2019, complessivamente più di 1 milione e 510mila tonnellate. Infine, +4% la crescita del Centro Italia, che sfiora il milione di tonnellate conferite in modo differenziato. “Quello del Conai è un risultato importantissimo, che ci fa capire che siamo nella direzione giusta – sottolinea Laura D’Aprile, capo dipartimento transizione ecologica e investimenti verdi del MiTE -. Nel riciclo degli imballaggi l’Italia conferma la sua leadership traguardando in anticipo di quattro anni gli obiettivi comunitari”.

Nella fotografia di un’Italia sempre più virtuosa scattata da Conai, a giocare un ruolo fondamentale è il lavoro svolto con i Comuni, grazie all’accordo nazionale raggiunto con l’Anci. Nel 2020 sono stati oltre 7.400 i Comuni che hanno stipulato convenzioni con il sistema consortile, affidando quindi gli imballaggi provenienti dalle loro raccolte differenziate a Conai: una copertura della popolazione italiana che raggiunge il 97%. Per coprire i maggiori costi nel ritiro dei rifiuti in modo differenziato, il Consorzio ha riconosciuto alle amministrazioni locali italiane 654 milioni di euro, mentre 452 milioni sono stati destinati dal sistema al finanziamento di attività di trattamento, riciclo e recupero.

Fonte: repubblica.it

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